luglio 31, 2017

Il mio Blog

Questo è il mio Blog.

Qui vi racconterò di me e del mio Atelier, della mia passione per la pasticceria, la pastafrolla, l’architettura, ma anche di musica, cinema, letteratura e tutte le forme d’arte che mi ispirano.

“L’arte di scriver storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s’accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla. (Italo Calvino)

Il mio blog, un diario che documenta passo dopo passo il mio percorso, che spero di condividere con voi.

Buona lettura!

Il mio Blog - La mia passione per la Pasticceria e per l'Arte

Il mio blog: i ricordi, le suggestioni, le immagini.

Se penso a una liaison tra la narrazione e i dolci, mi viene in mente Marcel Proust e la sua Ricerca del Tempo Perduto.

In una delle sue pagine più note, lo scrittore francese si riferisce a delle petites madeleines, ma potrebbero essere anche dei biscottini di pastafrolla appena usciti dal forno…

“Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere.

Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena.

Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa.

E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale.

Da dove m’era potuta venire quella gioia violenta ? Sentivo che era connessa col gusto del tè e della maddalena. Ma lo superava infinitamente, non doveva essere della stessa natura. Da dove veniva ? Che senso aveva ? Dove fermarla ?

Bevo una seconda sorsata, non ci trovo più nulla della prima, una terza che mi porta ancor meno della seconda.

[…] E’ chiaro che la verità che cerco non è in essa, ma in me.

E’ stata lei a risvegliarla, ma non la conosce, e non può far altro che ripetere indefinitivamente, con la forza sempre crescente, quella medesima testimonianza che non so interpretare e che vorrei almeno essere in grado di richiederle e ritrovare intatta, a mia disposizione ( e proprio ora ), per uno schiarimento decisivo.

Depongo la tazza e mi volgo al mio spirito. Tocca a lui trovare la verità…[…]

All’improvviso il ricordo è davanti a me. Il gusto era quello del pezzetto di maddalena che a Combray, la domenica mattina, quando andavo a darle il buongiorno in camera sua, zia Leonia mi offriva dopo averlo inzuppato nel suo infuso di tè o di tiglio….”

 

(Marcel Proust, da Du côté de chez Swann, primo volume dell’opera di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto (À la recherche du temps perdu). 

 

Avete suggerimenti per il mio blog o volete raccontarmi le vostre impressioni e le vostre esperienze? Scrivetemi nei commenti: sarò felice di leggerli!