ottobre 5, 2017

Lo Skyline nelle Crostate

Lo Skyline mi ha sempre affascinata.

Il profilo dello Skyline è il tratto caratterizzante dell’Architettura urbana.

Camminare guardando in alto, non sempre e soltanto in basso, può far scoprire bellezze inaspettate: un volto della città che trascuriamo e che ci può sorprendere, anche a due passi da casa.

Da Architetto per anni impegnata nel campo dell’Urban Design non potevo non pensare ad una linea di crostate dedicata allo skyline metropolitano.

Su questo tema Milano è una inesauribile fonte di ispirazione.

 

Quelli che vi mostro in questa pagina sono studi ed esperimenti in corso di perfezionamento.

Ho riproposto in Pastafrolla, ad una scala molto ridotta (le crostatine hanno un diametro di 7 cm, la crostata ha diametro 18 cm), alcuni dei luoghi più significativi di Milano: il Duomo, Sant’Ambrogio, il Castello Sforzesco, la Torre Velasca, i grattacieli di Porta Nuova e la Torre Isozaki di Citylife.

Sono tutti da perfezionare, mi piacerebbe aggiungere altri dettagli, e ci sono tanti altri landmark ed edifici-simbolo che vorrei provare a riprodurre.

I vostri suggerimenti e i vostri pensieri sono sempre d’ispirazione. Se volete, scrivetemi o lasciate i vostri commenti nelle pagine del mio Blog e sarò lieta di leggere e rispondere, appena possibile.

Grazie!

Una linea di crostate dedicata allo skyline metropolitano

(Fotografie di Gabriele Basilico)

Per la prima volta ho visto le strade e, con loro, le facciate delle fabbriche stagliarsi nitide, nette e isolate su un cielo inaspettatamente blu intenso, grazie al quale la visione consueta delle forme diventava improvvisamente inusuale. Ho saputo vedere cosi, come se non l’avessi mai visto prima, un lembo di città senza il movimento perpetuo quotidiano, senza le auto in sosta, senza persone, senza suoni e rumori. Ho visto l’architettura riprorporsi nella sua essenza, filtrata dalla luce, in modo sorprendentemente scenografico e monumentale

da Gabriele Basilico, “Architetture, città, visioni. Riflessioni sulla fotografia”, Ed. Bruno Mondadori 2007